Area COVID
Test di pseudo-neutralizzazione
Test di pseudo-neutralizzazione
Qualche settimana fa avevamo lanciato un nuovo test per il monitoraggio dell'immunità a SARS-CoV-2 , l'agente patogeno che causa COVID-19.
Si chiama test di pseudo-neutralizzazione e ha la capacità di verificare non solo la presenza di anticorpi diretti contro Spike, la proteina virale che consente l'ingresso del virus nelle cellule, ma anche di misurare se questi anticorpi hanno un'attività inibente.
In altre parole, i comuni test sierologici documentano se gli anticorpi sono presenti, mentre il test di pseudo-neutralizzazione documenta anche se questi anticorpi funzionano. La differenza è sostanziale.
Si chiama test di pseudo-neutralizzazione e ha la capacità di verificare non solo la presenza di anticorpi diretti contro Spike, la proteina virale che consente l'ingresso del virus nelle cellule, ma anche di misurare se questi anticorpi hanno un'attività inibente.
In altre parole, i comuni test sierologici documentano se gli anticorpi sono presenti, mentre il test di pseudo-neutralizzazione documenta anche se questi anticorpi funzionano. La differenza è sostanziale.
Dopo qualche settimana di utilizzazione, possiamo adesso dare qualche informazione aggiuntiva su questo nuovo metodo.
Originariamente i risultati si dividevano in "negativi" e "positivi": in assenza di risposta funzionale il test era negativo, in presenza della capacità di inibire il legame tra Spike e ACE2, il test era "positivo".
Oggi possiamo meglio definire alcune soglie: sotto una percentuale di inibizione del 30% (in passato, negativi), troviamo soggetti che non hanno mai avuto COVID-19, soggetti che hanno avuto COVID-19 ma hanno perso la risposta anticorpale nel tempo e infine, soggetti vaccinati tra la prima e la seconda dose. Tra 30% e 70'% troviamo quasi esclusivamente soggetti che hanno avuto recentemente l'infezione da COVID e soggetti tra la prima e la seconda dose del vaccino che hanno risposto positivamente. Tra 70% e 100% troviamo quasi esclusivamente soggetti vaccinati (prima e seconda dose) e raramente, soggetti che hanno avuto COVID-19 caratterizzato da una brillante risposta immune. Esistono sicuramente le eccezioni, ma a grandi linee questa è la situazione.
Il test di pseudo-neutralizzazione è quindi ottimale per monitorare il processo vaccinale e per verificare l'avvenuta immunizzazione.
Il test viene effettuato su siero e quindi è necessario solamente un prelievo di sangue venoso.
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Direttore Sanitario Laboratorio di Patologia Clinica del Laboratorio Albaro - Dr. Giovanni Melioli
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Data di pubblicazione : 29 Aprile 2021